Lui & Lei
L’estetista amica che tutti vorremmo, che avevo e non lo sapevo

02.11.2023 |
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"Sento la sua mano che fa per accompagnarlo dentro ma ci fermiamo mi chiede di aspettare un secondo, esce dalla stanza abbassa la musica, abbassa le luci e..."
Era novembre giornata libera, di riposo. Apro uno dei social e inizio a scorrere i vari post, dopo un po’ arriva un’inserzione di un centro estetico per pura curiosità apro la pagina e guardo i servizi; di lì a poco avrei avuto comunque bisogno di una ceretta perché sabato c’era un’evento in un club e volevo essere pulito. Scorrendo fra le foto vedo un viso che mi è famigliare e scopro che è la proprietaria ed è anche una vecchia conoscenza. Decido di chiamare e chiedere se fanno anche trattamenti a uomini, mi risponde di sì. Nel frattempo avevo riconosciuto quella voce che anni prima mi faceva impazzire e che per un bel po’ mi ha anche fatto solo sognare. Lei penso che al telefono non mi avesse ancora riconosciuto. Passati un paio di giorni mi preparo mi lavo, mi profumo e vado all’appuntamento. Arrivato lì la vedo fuori fumare, penso non ci sia nessuno dentro e che stia facendo pausa. Parcheggio e mi avvicino all’entrata, saluto e le dico che ero la persona che aveva appuntamento. Lei fa per gettare la sigaretta ma la blocco e le dico di fumare pure anzi le faccio compagnia e ne accendo anch’io una. Parliamo un po’ giusto del più e del meno e lei inizia a ricordarsi di me. Finite le nostre sigarette mi fa entrare e mi fa accomodare. Mi da qualche indicazione, mi lascia una mutanda più che trasparente e io chiedo se è un problema tenere le mie tanto non dovevo fare troppo vicino all’inguine in quanto avevo già fatto con il rasoio, mi dice che è per evitare di sporcare le mutande e accetto il consiglio di usare quelle usa e getta. Dopo pochi istanti sono pronto e lei torna. Inizia quello che per me è il calvario. Sono a pancia in su lei era ancora più florida di come ricordavo o forse era la tenuta che metteva più in evidenza il tutto. Cercavo di non guardare troppo, di soffrire ancora meno e di rispondere in modo sensato a quel dialogo che si stava creando. Ad un certo punto però tutte queste cose contemporaneamente non sono più stato in grado di farle. Con la mano o forse con il braccio involontariamente aveva strusciato la mia parte più vulnerabile e con un riflesso incondizionato ho abbassato subito le mani a coprire il danno. Nel frattempo lei non si era accorta di nulla o almeno non mi aveva fatto pesare la cosa e continuava ad andare avanti. Arriva la pausa e io riprendo fiato. Tocca il retro. Penso alla fortuna nel tempismo così non serve che mi copra e posso almeno essere libero di fantasticare. Suona il telefono e mi lascia qualche minuto per andare a rispondere. Io intanto prendo fiato e cerco di pensare ad altro, mi sembra tutto molto da film con copione e poco reale. Sento anche che ad un certo punto cambia la musica e che saluta una ragazza probabilmente una sua dipendente che era in un’altra stanza. Da un giro di chiavi alla porta del locale. Torna e si scusa, io dal poggia testa con il volto verso il basso le dico che non c’è nessun problema. Riparte la sofferenza, ma vedo che inizia ad andare avanti e indietro e non sento strappi. Quindi provo a spiare dal foro del poggiatesta e vedo che non ha più gli zoccoletti e il camice ma un paio di infradito e la gamba la vedo fino al ginocchio. Riprendiamo a parlare e mi chiede come mai avevo bisogno della ceretta. Le spiego che frequentando spiagge naturiste mi piace essere in ordine, ma penso che non abbia creduto a questa versione perché subito dopo mi fa notare che è novembre e non è propriamente stagione da spiaggia. Allora provo a prendere il discorso alla larga e le dico che ho sentito parlare di alcuni posti che simulano le saune nordiche dove bisogna andare nudi. Lei per tutta risposta mi dice che anche nelle saune scambiste è così. A quel punto ho un mezzo sussulto con una movimentazione strana tra le mutande ma questa volta sono sicuro che l’abbia notata perché era proprio uscito fuori. Nel mentre aveva finito il retro delle gambe ma mi chiede di girarmi per rifinire e controllare se si era persa qualche pelo davanti. Un po’ frastornato dalla luce e un po’ imbarazzato mi giro senza aprire gli occhi ma anzi coprendoli con il braccio. Sento che passa la mano sulla gamba come per sentire se manca qualche pezzo e a me sembrava un tenero massaggio, piano piano viene sempre più su fino all’inguine. Nel mentre però sento qualcosa di strano appoggiarsi al mio ginocchio ma non do peso e mi godo quel semi massaggio. All’altezza dell’inguine sembrerebbero esserci dei peletti, lei chiede se può spostare un po’ la mutanda io asserico e mi preparo allo strappo. Nello spostamento però sento che la mano non cade sull’elastico ma su qualcosa che era già ben più duro. Tolgo la mano dagli occhi e guardo… lei semplicemente con un perizoma in pizzo e quella strana sensazione che sentivo al ginocchio era un capezzolo già bello turgido. Rimango pietrificato mentre lei mi guarda e sorride. Mille pensieri che si abbattono dentro la mia testa, mille emozione che pervadono il corpo e lei che con indifferenza chiede strappo? Io senza neuroni che si muovono faccio solo cenno di si. Riabbasso la testa ancora incredulo pronto ad uno strappo che non arriverà mai, anzi il mio membro in men che non si dica è dentro la sua bocca. Ancora non credo ma devo svegliarmi e reagire. Rialzo il braccio e lo sguardo si incrocia, facciamo entrambi un sorriso che ha più dell’imbarazzo che altro. Ma ormai siamo nel gioco e giochiamo. Lascio fare un po’ a lei e nel mentre la guardo, guardo tutti i suoi tatuaggi la sua pelle il suo corpo, poi prendo e decido che è giusto che abbia anche lei la sua dose e tolto il periziona inizia la mia passione. È morbida, liscia profumata non voglio più staccarmi da lì, ma giustamente ha anche un gran bel seno ed è giusto dedicarsi anche a lui. Presi da tutta questa situazione ci lasciamo andare, io ormai sono sopra di lei sopra il lettino, i nostri corpi stanno emanando calore in modo assurdo e non riusciamo più a fermarci è un mix di emozioni, di dare e avere. Sento la sua mano che fa per accompagnarlo dentro ma ci fermiamo mi chiede di aspettare un secondo, esce dalla stanza abbassa la musica, abbassa le luci e torna con qualcosa in mano. Mette su e lubrifica con qualche olio che ha trovato con la mano. Ora la voglia ci sta facendo impazzire sempre di più sempre di più fino a che sento lei che lo fa uscire e trema tutta, mi guarda e mi sussurra che non le era mai capitato e subito dopo qualche istante risale. I nostri corpi ormai sono un corpo unico non riusciamo più a staccarci ci giriamo senza separarci ora sono io sopra e la guardo e penso a tutti i sogni fatti su di lei. So che devo ricambiare tutto quello che mi ha dato e dare anche di più e lo farò con tutte le parti del mio corpo se necessario! Ma all’improvviso mi ferma mi fa scendere, scende anche lei e si appoggia sul lettino allunga la mano che sbuca fuori dalle sue gambe e lo prende e lo indirizza più in alto di quello che pensavo, ha male sento che le faccio male e non è quello che voglio ottenere, lei mi dice di stare tranquillo che è un male che può sopportare e che vuole assolutamente provare io allora assecondo il suo desiderio che è anche il mio punto debole e con molta fatica cerco di staccare il cervello per non venire subito. Dopo qualche minuto però le faccio capire che non riesco più e lei gira il viso mi guarda si sfila da quella posizione e mi sfila la protezione e si inginocchia. Ora i nostri occhi non si staccano, sorridiamo l’uno all’altra sembriamo bambini alle prime esperienze e di colpo parte la prima spruzzata che le finisce sul viso, arriva la seconda che se la indirizza sul seno e la quarta e quinta in bocca fino all’ultima goccia fino a far tremare a me le gambe. Ci fermiamo un secondo ci stendiamo sul lettino. Rimaniamo in silenzio ma non di quelli imbarazzanti. Ad un certo punto me ne esco con un “forse devo fare la ceretta più spesso” e lei di tutta risposta mi guarda e mi dice forse dobbiamo uscire e frequentare qualche spa insieme. La guardo e annuisco. Ci ricomponiamo e all’uscita mi guarda e mi fa, questa sera possiamo già iniziare ad andare in qualche spa. Fu così che conobbi questa fantastica mente aperta che non pensavo avrebbe mai potuto essere così. L’estetista amica che tutti vorremmo, che avevo e non lo sapevo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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